#SpazioTalk, Attilio Viviani: “Le mie ambizioni e quelle della Corratec si sposano bene: voglio tornare a vincere”
Vita sportiva nuova per Attilio Viviani. Il veronese classe 1996 è infatti uno dei corridori cui il Team Corratec si è affidato per il suo sbarco nella seconda divisione del ciclismo mondiale, la categoria Professional. Viviani arriva da tre stagioni trascorse tutte all’estero, due con la Cofidis e una, quella appena trascorsa, con la maglia della Bingoal-Pauwels Sauces-WB. L’impatto del fratello minore di Elia nel mondo dei pro’ era stato notevole, poi i risultati si sono un po’ diradati, anche per via di opportunità di calendario che sono andate via via restringendosi. Ora, però, Attilio Viviani vuole tornare a splendere di luce propria.
Com’è andato l’approccio con la nuova squadra?
Sta procedendo tutto bene, mercoledì 18 partiamo per l’Argentina, dove correremo la Vuelta a San Juan. Dal mio punto di vista, è stato un passaggio semplice. Mi piaceva l’idea di poter correre con una squadra italiana e ho accettato subito la proposta che il Team Corratec mi ha fatto.
Avrai più spazi, magari diversamente rispetto a quanto successo negli ultimi anni?
Alla Cofidis facevo parte del gruppo di mio fratello Elia. Era una cosa che mi piaceva perché potevo essere impegnato in corse che contavano e quell’esperienza mi ha sicuramente aiutato molto nella mia crescita personale. Ovviamente, sul piano dei risultati ho avuto meno possibilità, ma non sono stati anni da buttare, così come non lo è stato quello appena finito. Avevo trovato squadra (la Bingoal – ndr) tardi e sono arrivato in un gruppo in cui c’erano già quattro corridori designati come veloci. Io facevo quello che mi veniva detto di fare: le mie opportunità le ho avute, anche se non è che fossi nella condizione di poter pretendere.
Quindi nel 2023 ti rivedremo davanti?
Il mio obiettivo stagionale è quello di tornare a vincere. Già la scorsa primavera, in Grecia, ci ero andato vicino e feci secondo per mezza ruota. Quel successo probabilmente avrebbe cambiato la mia annata. Ultimamente ho avuto più un calendario da classiche e volate in corse di prima fascia in pratica non ne ho fatte. E il 2020 era stato un mezzo disastro: dopo la vittoria a La Tropicale e il piazzamento all’UAE Tour, in una volata con tanti grandi nomi, è arrivato il Covid, con tutto quello che poi ne è derivato. Io voglio tornare a essere il corridore di quel momento, prima della pandemia.
Il tuo percorso corre quindi su binari paralleli a quello della Corratec.
Sì, ora dovremo farlo correre bene. Le ambizioni mie e della squadra sicuramente si sposano bene. Sono qui per fare le volate e per dimostrare che sono il corridore che si è visto nei primi tempi della mia carriera, sfruttando anche la fatica che ho fatto nelle stagioni appena trascorse.
Per quel che riguarda il programma?
Come detto, sarò alla Vuelta a San Juan 2023 (22-29 gennaio – ndr). Poi andrò anche al Tour of Antalya 2023, che si corre in Turchia dal 9 al 12 febbraio. Avevamo pensato anche al Saudi Tour, ma c’era poco tempo per organizzarsi, dopo il rientro dall’Argentina. Poi, di corse ce ne saranno tante, anche perché la squadra, da quando è diventata ufficialmente una Professional, ha ricevuto e sta ricevendo molti inviti. Stiamo incastrando quindi i vari appuntamenti e abbiamo, sia io che la squadra, grandi motivazioni per tutto l’anno.
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